Studi e ricerche - Giugno 4, 2017
Chiesa di Santa Maria della Pietà
La piccola Chiesa della Pietà è situata all’ingresso Sud del paese, al confine con il Comune di Gravina di Catania. Diverse fonti fanno risalire la sua erezione nel XVII secolo, probabilmente su una preesistente edicola votiva. Non molto tempo fa si celebrava la messa ogni primo sabato del mese; oggi invece, a causa delle urgenti […]
Di Giulio Pappa

La piccola Chiesa della Pietà è situata all’ingresso Sud del paese, al confine con il Comune di Gravina di Catania.
Diverse fonti fanno risalire la sua erezione nel XVII secolo, probabilmente su una preesistente edicola votiva.
Non molto tempo fa si celebrava la messa ogni primo sabato del mese; oggi invece, a causa delle urgenti necessità di restauro, ci si reca solo durante la settimana Santa e in pellegrinaggio serale il venerdì Santo, allorché le statue della Vergine Addolorata e di San Giovanni accompagnano il Cristo Morto portato in processione lungo le vie del centro storico.
Caratteristiche strutturali.
– L’esterno: La facciata esterna presenta un portale ad arco a tutto sesto con due lesene con capitello ai lati. La chiave di volta è un mascherone di pietra. Sopra il cornicione vi figurano due conchiglie ai lati. Al centro una finestra quadrata priva di cornice. In alto, un timpano triangolare con croce sommitale. A destra è posizionata la torre campanaria con portone e finestra in basso e le due aperture con le campane in alto. A coronamento un timpano triangolare.
– L’interno: L’altare centrale è in legno, decorato con disegni dorati, e si trova inserito in una nicchia affrescata in tutti i suoi lati. In particolare, la scena principale raffigura Gesù deposto dalla croce tra le braccia di Sua Madre; nella parte a sinistra della nicchia vi è Sant’Agata con sullo sfondo l’Etna; a destra invece vi è rappresentata Santa Sofia. L’interno è decorato in oro e vi sono stucchi al centro del soffitto.
Le campane della chiesa.
Da diversi anni le campane della chiesa della Pietà sono custodite all’interno della Chiesa di San Vito. Esse sono due: la più piccola è dedicata alla Madonna e a San Michele, con incisa la data del 1639; nella seconda invece vi è inciso quanto segue: I congregati sotto il titolo di Maria Addolorata a proprie spese e per uso della loro congregazione questa campana costrussero l’anno dell’incarnazione del Salvatore 1843 nel mese di agosto in Mascalucia”.
di Giulio Pappa
FONTI
- Mascalucia Tradizioni, cultura e “Comu u sannu sentiri a chistu?” Soprannomi o nomignoli. Di Maria Grazia Sapienza Pesce e Vito Bruno Edito in proprio 2006.
- Mascalucia Metamorfosi storica. Di Vito La Piana “La gazzetta dell’Etna editore” 1994.
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