Approfondimenti - Marzo 7, 2019
Dinamico Bus: il punto della situazione ad oggi.
A poco meno di un mese dall’attivazione del premiato Dinamico Bus, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sul trasporto pubblico da e per Mascalucia. Certezza è, infatti, quello che chiedono gli utenti del servizio. Un mese non è certamente sufficiente per dare un giudizio complessivo, ma ci permette di rilevare le criticità e i […]
Di Giulio Pappa

A poco meno di un mese dall’attivazione del premiato Dinamico Bus, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sul trasporto pubblico da e per Mascalucia. Certezza è, infatti, quello che chiedono gli utenti del servizio.
In questo approfondimento sul Dinamico Bus ci soffermeremo su:
1) gratuità del servizio per gli studenti universitari;
2) ripercussioni sulle vecchie linee AST (nello specifico quella per “Belpasso”);
3) la durata e le fermate del percorso (Massannunziata “in spe resurrectionis”?)
Punto 1) Dinamico Bus gratuito per gli studenti universitari.
La proposta di garantire gratuitamente la linea AST “Dinamico Bus” per gli studenti universitari nasce come rimedio alla soppressione della circolare 307 Mascalucia-Due Obelischi dell’AMT che, proprio a partire da quest’anno accademico, era diventata gratuita per gli universitari, insieme alla linea della Metropolitana di Catania della Ferrovia Circumetnea (FCE). Dal sondaggio esplorativo che noi abbiamo lanciato sul nostro sito, per avere contezza di quanti studenti risiedessero a Mascalucia, è emerso che il numero di universitari finora registrati sia nell’ordine di 50 persone. Ricordiamo che si tratta solo di una indagine, utile per far capire all’Amministrazione comunale e all’AST le reali dimensioni della proposta e delle esigenze ad essa collegate. Il sindaco Vincenzo Magra è già stato chiaro. Il bilancio comunale non permette una tale spesa, dati i costi individuali degli abbonamenti AST. E’, però, sua intenzione portare avanti la proposta discutendone direttamente con il Presidente dell’AST avv. Gaetano Tafuri.
Punto 2) Che fine hanno fatto le precedenti linee AST?
Al momento dell’inaugurazione del Dinamico Bus, alla presenza di tutte le autorità comunali interessate, siamo stato tutti un po’ sinceramente sorpresi dalla concreta possibilità di poter godere finalmente di un nuovo sistema di trasporto pubblico locale efficiente. Quello di una linea rapida con poche fermate di raccolta ed integrato alla rete metropolitana. In verità, dietro si celava, purtroppo, una delle tante conseguenze ai tagli dei fondi destinati al trasporto pubblico siciliano. Il Dinamico Bus ha, infatti, sostituito la linea extraurbana per “Nicolosi”. Tralasciando i disagi e la confusione degli utenti nelle prime settimane (il Dinamico Bus era stato annunciato come una linea aggiuntiva), numerosi utenti si pongono oggi la domanda: “ma perché è stata modificata anche la linea per “Belpasso?“. Abbiamo avuto la risposta proprio qualche giorno fa. Anche il Comune di Belpasso vorrebbe una linea rapida come il Dinamico Bus che interessa invece Nicolosi, Mascalucia e Gravina. Per questo motivo, essendo già Mascalucia servita dal Dinamico Bus e dalla navetta interna, l’AST non dovrebbe più effettuare le fermate interne al paese (quindi via Etnea e via Roma ecc.) – e ciò viene confermato delle continue segnalazioni degli utenti.
Punto 3) L’hinterland etneo più vicino a Catania.
Una linea snella con sole tre fermate permette sicuramente delle corse più rapide e competitive quindi al mezzo privato. L’idea risulta vincente ed “in linea con le grandi e piccole città europee”, utilizzando le parole del nostro sindaco Vincenzo Magra. E’ chiaro, però, che un sistema intermodale funziona solo quando tutti gli elementi che ne fanno parte entrino in un meccanismo ed in un rapporto di completa sinergia. E’ quello che si sta tentando di fare a Mascalucia con la navetta interna (ma di questo ne parleremo in un altro approfondimento). In effetti, tra le aree abitative coinvolte, quella più svantaggiata sembrerebbe proprio la comunità di Massannunziata, interessata dal passaggio del Dinamico Bus, ma senza avere alcuna fermata. Non si è voluto rompere l’equilibrio di parità tra i tre comuni di Nicolosi, Mascalucia e Gravina. Peccato che Massannunziata non è un quartiere (come San Paolo a Gravina) né una piccola frazione, ma si tratta di un vero e proprio centro con una popolazione maggiore a quella del comune di Nicolosi (Circa 10mila abitanti a Massannunziata vs 7500 di Nicolosi). In sinergia dovrebbero sicuramente entrare l’AST e la FCE, dato il nesso con la fermata metropolitana “Borgo”.
Ma tracciamo adesso un parziale bilancio con i punti che noi riteniamo fondamentali da sviluppare per definire accettabile, competitivo e vincente questo nuovo servizio.
Certamente è un successo il fatto che tre comuni abbiamo deciso di rivoluzionare il loro sistema di trasporto pubblico puntando ad un collegamento più veloce e diretto con Catania. Non a caso molti altri comuni limitrofi stanno facendo a gara per imitare questo sistema. Il problema, o meglio, le maggiori responsabilità però ricadono adesso sull’AST, la quale deve cogliere necessariamente l’occasione per rilanciare il suo servizio che finora ha sempre lasciato a desiderare.
Riteniamo, in particolare, di fondamentale importanza:
1) la realizzazione da parte dei comuni interessati di aree di parcheggio scambiatore con le fermate interessate o poste nelle immediate vicinanze;
2) l’istituzione di alcuni tratti del percorso con corsie preferenziali per la linea Dinamico Bus;
3) accordo tra FCE ed AST per un biglietto ed un abbonamento integrato per la linea Dinamico Bus;
4) differenziazione del biglietto del Dinamico Bus in base alla tratta che si intende percorrere (E’ impensabile pagare l’intera tratta se ci si vuole spostare solo da Nicolosi a Mascalucia come avviene adesso);
5) passaggio dalla via Santa Sofia con fermata alla Cittadella universitaria (Policlinico) e destinazione finale alla stazione metropolitana “Milo”, anziché passare per i più caotici Tondo Gioeni e Due Obelischi. (propedeutico il biglietto/abbonamento integrato).
Ci auspichiamo vivamente che venga al più presto colmato il profondo gap con la mobilità delle regioni del Nord e di raggiungere livelli di qualità più alti, così come lo sta dimostrando e riuscendo a fare Ferrovia Circumetnea.
di Giulio Pappa
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