Foto storiche - Maggio 4, 2023
Eccellenze di Mascalucia : Giuseppe Scalia, botanico.
Botanico: Scalia, Giuseppe (1876-1943). Titolo manoscritto sul recto, dove compare anche la nota: Mascalucia 2.IV.1876 (data di nascita). 1 fotografia : : aristotipo ; 103 x 69 mm. Sources Biblioteca dell’ Orto botanico, Università di Padova, Italia – IB.GG.18 NOTIZIE RINTRACCAITE IN RETE : www.micologiamessinese.altervista.org Di origine Catanese, nato nel 1876, si laureò all’ Università […]
Di Giuseppe Reina

Botanico: Scalia, Giuseppe (1876-1943). Titolo manoscritto sul recto, dove compare anche la nota: Mascalucia 2.IV.1876 (data di nascita). 1 fotografia : : aristotipo ; 103 x 69 mm.
Sources
Biblioteca dell’ Orto botanico, Università di Padova, Italia – IB.GG.18
NOTIZIE RINTRACCAITE IN RETE : www.micologiamessinese.altervista.org
Di origine Catanese, nato nel 1876, si laureò all’ Università di Catania e divenne assistente del Prof. P. Baccarini che lo aiutò nello studio dei funghi.
Giovanissimo pubblicò “Prima contribuzione alla conoscenza della Flora micologica della provincia di Catania” (1899) e “I Funghi della Sicilia Orientale e principalmente della regione Etnea”, in tre Atti della Accademia Gioenia di Scienze Naturali di Catania, Serie IV, Vol. XIII (1900), XIV (1901) e XV (1902).
Nelle pubblicazioni sono trattate oltre 650 specie di macro e micromiceti, suddivisi tra Myxomycetes, Phycomycetes, Basidiomycetes, Ascomycetes e Funghi imperfecti (Sphaeropsideae, Melanconieae, Hyphomyceteae).
Quasi tutte le specie determinate provenivano dalla zona Etnea e di esse una trentina furono descritte come nuove specie o varietà. Di tutte le specie vengono indicate la Bibliografia di riferimento, il luogo, il substrato e la data del ritrovamento; le essiccate furono poi conservate nelle collezioni dell’Istituto Botanico della Regia Università di Catania.
Ricordiamo alcune delle specie nuove descritte: Lenzites gussonei, Tricholoma terreun var. aetnense (Baccarini) Scalia, Pleurotus ostreatus var. stipitatus, Agaricus campestris var. insignis, Lycoperdon atropurpureum var. catinense, Peziza sepiatrella var. sicula, Thielavia bovina, Macrophoma aurantii, Diplodia segapelii, Septoria senecionsis-aetnensis, Ascochyta cycadina, ecc.
Delle numerose specie trattate alcune risultarono segnalate per la prima volta in Italia.
Collaborò con altri micologi del tempo, tra i quali il Prof. Domenico Saccardo, figlio del grande micologo Pier Andrea, autore della poderosa opera “Mycoteca italica” dove sono descritte centinaia di specie provenienti da varie regioni d’Italia. Un faldone contenente le centurie VII^ e VIII^, delle essiccate relative a tale opera, complete di schede di ritrovamento, è conservato presso la sede del Gruppo A.M.B. di Catania.
Dopo una vita dedicata alle Scienze Naturali, morì il 12 novembre del 1943, la sua tomba trovasi nel cimitero di Mascalucia (CT).

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