Cultura - Aprile 24, 2023
“L’Addolorata” è davvero opera di Michele Rapisardi? Le nostre scoperte.
Questo è il bellissimo quadro de “L’Addolorata” del 1856, che ho ragione di ritenere attribuibile al pittore Michele Rapisardi che lo eseguì su commissione del Vicario Somma, allorché fu costretto a fuggire dalla peste della Catania del tempo e costretto a soggiornare a Mascalucia.Alcune fonti lo datano in epoca anteriore, 1700 circa, ma non esiste, […]
Di Giuseppe Reina

Questo è il bellissimo quadro de “L’Addolorata” del 1856, che ho ragione di ritenere attribuibile al pittore Michele Rapisardi che lo eseguì su commissione del Vicario Somma, allorché fu costretto a fuggire dalla peste della Catania del tempo e costretto a soggiornare a Mascalucia.
Alcune fonti lo datano in epoca anteriore, 1700 circa, ma non esiste, in effetti, un dato documentabile e una benché minima prova che possano accreditare questa tesi, né le stesse fonti dichiarano da dove hanno tratto tale ipotesi e la relativa datazione.
È uno dei quattro quadri conosciuti del famoso pittore catanese ubicati a Mascalucia, unitamente ai “San Vito e Artemia” e “San Luigi Gonzaga”, posti in Chiesa San Vito e a un “Cuore di Gesù” , di cui esiste nota sulla biografia del pittore, ma di cui non riesco, finora, a trovare traccia della sua effettiva ubicazione, in quanto non esiste nessuna foto dello stesso , unitamente al fatto che il Rapisardi non firmava i suoi quadri.
Quest’ultimo pare sia stato destinato a una collezione privata intestabile a un certo Giuseppe Del Giudice.
Gran parte delle opere di Michele Rapisardi sono esposte oggi al Castello Ursino.
La mia ipotesi è avvalorata da uno scritto esplicito tratto da un libro ottocentesco che, pur conoscendo titolo, autore e pagine descrittive delle circostanze che portarono il Rapisardi a eseguire queste tre opere, non voglio qui citare in quanto oggetto di un mio studio personale.
Ma fidatevi.
Il quadro de “L’Addolorata” fu rubato da stolti, unitamente ad altre preziose opere, nel 2007 per poi essere recuperato dalla Polizia in anni successivi, quando fu messo in vendita, con grande imperizia, per poche centinaia di euro.
Il fatto allertò gli inquirenti che ne seguivano le tracce , permettendo il recupero dell’opera, che fu riconsegnata alla gestione della Chiesa Madre di Mascalucia, a cui il quadro appartiene.
Il valore artistico de “L’Addolorata” è ovviamente incommensurabile, dal punto di vista storico e culturale.
Ringrazio Don Paolo Riccioli per avermi permesso di fotografare quest’opera unica e senza pari appartenente alla storia del nostro Paese.
Giuseppe Reina
Editor Mascalucia Doc
P.S. Chi possiede notizie diverse oppure è al corrente di fatti probanti e incontrovertibili qualsivoglia tesi su questo dipinto, è pregato di contattarmi in privato o tramite l’associazione.
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