Associazione - Marzo 3, 2022

Un bel riconoscimento!

Riceviamo questa mail dal sig. Francesco Rapisarda, mascalucioto doc nonostante abiti a Roma da molti anni: Grazie alla cortesia di Francesca Calì che, insieme con la tessera associativa a Mascalucia Doc AC, ha voluto omaggiarmi di una copia della fanzine numero 1 del settembre 2021 dal titolo “Mompileri , stupore dell’arte”, ho colto l’opportunità che […]
Di Francesca Calí

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Riceviamo questa mail dal sig. Francesco Rapisarda, mascalucioto doc nonostante abiti a Roma da molti anni:

Grazie alla cortesia di Francesca Calì che, insieme con la tessera associativa a Mascalucia Doc AC, ha voluto omaggiarmi di una copia della fanzine numero 1 del settembre 2021 dal titolo “Mompileri , stupore dell’arte”, ho colto l’opportunità che mi è stata data di commentare l’iniziativa.

Da Mascalucioto, purtroppo abitante stabilmente lontano da Mascalucia da oltre quarant’anni, provo un viscerale interesse per tutte le cose, avvenimenti, fatti che riguardano il “mio” paese e mi sento coinvolto anche emotivamente in quelle manifestazioni che, sotto qualsiasi forma, contribuiscono a rendermelo idealmente vicino.

Devo dire che colpevolmente mi ero fatto sfuggire l’opportunità di acquistarla on line, ma devo confessare che il neologismo del termine “fanzine”, anche se per la prima volta apparso nel 1940, come esaurientemente spiegato nella prefazione dall’impagabile presidente di Mascalucia Doc, mi aveva lasciato un po’ perplesso per la mia retrograda avversione alla lingua inglese ed ai neologismi in genere.

Ma, dopo avere superato questa mia atavica tara, da degno seguace di S. Tommaso, ho cominciato a sfogliare e leggere la pubblicazione ed è, a questo punto, che è scattata la scintilla che ha fatto giustizia dei miei preconcetti.

La fanzine è una vera e propria meraviglia che esamina ed analizza, con pregevoli interventi, fra gli altri, della mia cara amica Mirella Sapienza, della stessa Francesca Calì, di Giuseppe Reina, del sacerdote Alfio Privitera, Anna Bellamacina (e potrei continuare a menzionare tutti gli autori!), il fenomeno Mompileri sotto tutti gli aspetti: storici, artistici, culturali e di fede, fornendo un quadro completo, esauriente e facilmente accessibile a qualsiasi lettore.

Devo dire che mi ha commosso la coinvolgente poesia di Grazia Restivo sulla solitudine e la forza di questa statua di una donna e di una madre nell’atto di allattare, rimasta sola a fronteggiare la furia del fuoco del vulcano, che è l’emblema di tutte le donne che lottano e sono guardiane di resistenza e di speranza, nonché esempio per tutti.

Ottimi anche i riferimenti storici ed artistici degli itinerari mompilerini.

Una menzione particolare per la grafica e la fotografia dal taglio classico e moderno nello stesso tempo.

Da ultimo la pubblicazione mi ha riportato a quella manifestazione di religiosità che era la processione che i fedeli di tutta la comunità dei credenti faceva molti anni fa quando ero bambino e quando ancora la strada per arrivare al santuario era sterrata, e si partiva con il buio a piedi o con i carretti per rendere omaggio alla Madonna della sciara.

Insomma, un’emozione a trecentosessanta gradi, di cui vi sono enormemente grato.
Francesco Rapisarda

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