Storia - Aprile 24, 2019

25 aprile, una guerra nella guerra

“Arrendersi o perire”, queste sono le parole che i partigiani italiani intimarono al nemico nel 1943. Nemico che era nostro alleato fino a qualche mese prima. Siamo sempre stati un po’ strani noi italiani. Va bè “meglio tardi che mai” direbbe qualcuno. La Festa del 25 aprile è conosciuta anche come anniversario della Resistenza, giornata […]
Di Francesca Calí

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“Arrendersi o perire”, queste sono le parole che i partigiani italiani intimarono al nemico nel 1943.

Nemico che era nostro alleato fino a qualche mese prima. Siamo sempre stati un po’ strani noi italiani. Va bè “meglio tardi che mai” direbbe qualcuno.

La Festa del 25 aprile è conosciuta anche come anniversario della Resistenza, giornata nella quale si rende omaggio ai partigiani di ogni fronte che a partire dal 1943 contribuirono alla liberazione dell’Italia.
Inizialmente composta da poche migliaia di uomini, la Resistenza assunse consistenza grazie alla vasta partecipazione di operai, contadini e dei giovani renitenti alla leva della Repubblica di Salò che portarono nell’esercito partigiano circa 300.000 persone.

Le bande partigiane diedero vita alla resistenza armata contro l’occupazione nazista e contro il collaborazionismo fascista ed è per questo che fu nel contempo una guerra di liberazione contro lo straniero e una guerra civile: una guerra nella guerra.

Il 25 aprile la resistenza italiana scatenò l’insurrezione nazionale contro i tedeschi. Mussolini tentò la fuga in Svizzera unendosi a una colonna tedesca ma riconosciuto e catturato dai partigiani fu giustiziato il 28 aprile assieme alla compagna Claretta Petacci e ad altri gerarchi. I loro corpi, appesi per i piedi, furono esposti in Piazzale Loreto a Milano.

Su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il re Umberto II, allora principe e luogotenente del Regno d’Italia, il 22 aprile 1946 emanò un decreto legislativo luogotenenziale (“Disposizioni in materia di ricorrenze festive”) che recitava:
«A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale.»
Di lì a pochi mesi, gli italiani avrebbero scelto la repubblica.

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