Storia - Marzo 1, 2022

Giuffrida: un cognome molto “mascalucioto”

Giuffrida Giuffrida deriva dal nome medioevale di origine germanica Godefrido o Guthafriths, (Goffredo) composto da “gutha”- “gaut”  (= dio) e “friths”- “fridus” ( = pace), con il significato di “pace in Dio”, “protetto da Dio”, probabile nome personale del capostipite. Il cognome è diffuso in quasi tutte le regioni italiane, con nucleo centrale in Sicilia, […]
Di Giuseppe Reina

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Giuffrida

Giuffrida deriva dal nome medioevale di origine germanica Godefrido o Guthafriths, (Goffredo) composto da “gutha”- “gaut”  (= dio) e “friths”- “fridus” ( = pace), con il significato di “pace in Dio”, “protetto da Dio”, probabile nome personale del capostipite.

Il cognome è diffuso in quasi tutte le regioni italiane, con nucleo centrale in Sicilia, dove è presente in tutte le province, in particolare nel catanese (Catania, Misterbianco, Gravina di Catania, Paternò, Mascalucia, ecc.), nel messinese (Messina, Sant’Agata Militello, Tortorici, ecc.), nel siracusano (Siracusa, Augusta, Floridia, ecc.), nel palermitano (Palermo, Corleone, Gangi, ecc.), nell’ennese (Centuripe, Enna, Leonforte, ecc.).

Riferimenti storici e personaggi.

Secondo il Galluppi, una famiglia Giuffrida godette nobiltà in Messina nel secolo XIV e possedette i feudi di Giardinelli, Magasoli e Partanna. Un Filippo Giuffrida possedette il feudo di Plachi e un Paolino Giuffrida Cipolla, da Mussomeli, nell’agosto 1756, ottenne il titolo di barone della Selva di Sant’Angelo. (Nobiliario di Sicilia). Tracce di questa cognominizzazione si trovano in Sicilia nel 1097 con un “Ghiosfredu” e, nel 1177, con un “Ghiosfreda”.

FRANCESCO GIUFFRIDA (San Giovanni La Punta 1/12/1981), attore cinematografico e televisivo; è stato uno dei protagonisti delle prime quattro edizioni della serie TV di Canale 5 – “Carabinieri”. Ha recitato in molti film, fra cui “I cento passi” di Marco Tullio Giordana, “Così ridevano” di Gianni Amelio, “Vento di Terra” di Vincenzo Marra. Nel 2016 è stato Jack Lombardozzi nella serie TV, “La catturandi”.

VINCENZO GIUFFRIDA (Catania 22/6/1878 – Roma 8/3/1940), politico italiano, deputato del Regno d’Italia nelle XXV, XXVI e XXVII legislature; fu ministro di poste e telecomunicazioni nel primo governo Bonomi (1921-22). Dopo l’assassinio di Giacomo Matteotti entrò nell’Unione Nazionale di Giovanni Amendola e partecipò all’Aventino schierandosi, però, fra coloro che propugnavano un ritorno ai lavori parlamentari. Insieme agli altri “aventiniani”, nel 1926, fu dichiarato decaduto da deputato. TINO GIUFFRIDA (1920), sacerdote, giornalista e insegnante di religione; è stato anche studioso di storia locale con una solida preparazione basata sulla profondità delle ricerche e sull’originalità delle tesi. Autore, fra l’altro, dell’opera “Catania dalle origini alla dominazione normanna” (1979) e “Catania dalla dominazione sveva alla dominazione spagnola”.

MICHELA GIUFFRIDA, (Catania 12/1/1964), giornalista e politica. Laureata in scienze della comunicazione, nel 1988 ha iniziato la sua carriera di giornalista televisiva a Telecolor, dal 1991 è corrispondente della pagina regionale Repubblica e collabora con le altre testate del Gruppo L’Espresso; dal 2012 dirige il tg di Antenna Sicilia, prima emittente televisiva in Sicilia. Giornalista professionista dal 1992, è docente di corsi e seminari sul giornalismo e new media all’Università di Catania. Nel 2014 si candida alle elezioni europee e viene eletta europarlamentare nella lista del PD sostenuta dal movimento Articolo 4 di Nicola Leanza; ricandidata nelle elezioni del 2019, non viene rieletta.

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