Approfondimenti - Aprile 24, 2021
La Villa comunale di Mascalucia
La Villa comunale progettata dal noto architetto Aurelio Cantone è stata realizzata fine anni sessanta ed ultimata inizi anni ottanta.
Di mascaluciadoc@virgilio.it

di Maria Grazia Sapienza
La Villa comunale progettata dal noto architetto Aurelio Cantone è stata realizzata fine anni sessanta ed ultimata inizi anni ottanta.
Sorge su area privata espropriata alla professoressa Maria Cirelli, proprietaria dell’omonima e bellissima Villa.
Su quest’area precedentemente coltivata a vigneto ed alberi da frutta, è rimasto un albero di castagno ultracentenario che per moltissimi anni ha ombreggiato la zona dedicata ai giochi dei bambini, da alcuni anni, al termine della sua vita è stato scolpito da un abile artigiano che lo ha trasformato in un bellissimo Pinocchio per la gioia dei piccoli visitatori.
All’interno della Villa, oltre ai percorsi pedonali intercalati da sedili in muratura di stile siciliano, vi sono terrazzamenti perimetrati con muretti a secco di pietra lavica, vi è anche una grande vasca rivestita con tessere ceramizzate di tante sfumature di blu e sormontata da apposito sistema di ricircolo dell’acqua per formare una cascata a “lenzuolo”. Oggi purtroppo non è più funzionante!
Nella parte centrale della Villa è stata realizzata una copertura ad archi metallici per formare un pergolato con piante rampicanti ombreggianti.
I viali sono pavimentati con mattonelle di terracotta tipiche della zona etnea.
Attiguo all’ingresso principale vi è un ampio spazio ad uso di manifestazioni varie, perimetrato da muretti-sedili, sul pavimento sono rappresentati i segni zodiacali. Sempre nella medesima zona, lungo il viale principale sorge un piccolo edificio adibito ad attività organizzate dal Comune, con annessi servizi igienico sanitari.
Si può accedere alla Villa da tre strade: via Bellini, via Tremestieri e Corso Michelangelo.
La Villa nei primi anni ottanta è stata inaugurata dal Sindaco Vito Longo, Gigliola Reyna e come ospite d’onore è intervenuto Pippo Baudo.
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