Approfondimenti - Luglio 6, 2023

Mascalucia DOC a difesa di un sacerdote perbene contro una “shitstorm” social.

Mascalucia DOC AC prende posizione a favore del Rettore del Santuario della Madonna della Sciara contro una campagna diffamatoria ordita sui social, al solo ed esclusivo scopo di creare il “casus belli” e mettere alla gogna mediatica e alla mercé di commenti inenarrabili, volgari e denigratori , un uomo di Chiesa e perbene che ha […]
Di Giuseppe Reina

...

Mascalucia DOC AC prende posizione a favore del Rettore del Santuario della Madonna della Sciara contro una campagna diffamatoria ordita sui social, al solo ed esclusivo scopo di creare il “casus belli” e mettere alla gogna mediatica e alla mercé di commenti inenarrabili, volgari e denigratori , un uomo di Chiesa e perbene che ha agito con grande correttezza e senso di civiltà e umanità.

I fatti.

Il prete segnala alle istituzioni comunali, già da qualche tempo, la presenza all’interno dei luoghi adiacenti il Santuario, di una cagnolina, successivamente rivelatasi incinta e prossima al parto e bisognosa di cure, la cui situazione era incompatibile con la possibilità di restare nei luoghi destinati al culto e al continuo passaggio di fedeli e pellegrini. All’epoca della prima segnalazione alle autorità, il prete non conosceva affatto lo stato “interessante” dell’animale che, apprende soltanto, dopo, dall’addetto al canile.

Le istituzioni comunali, ritardano la presa in carico della cagnolina perché impegnate nella campagna elettorale comunale, conclusasi la quale, provvedono a prelevare la cagnolina per affidarla a un canile comunale.

Le animaliste, sparsasi la voce, si scagliano contro il prete, assolutamente inconsapevole e anziché ricercare una buona soluzione con un compromesso e un’amichevole stretta di mano, scelgono la strada dei “social” e della Tv, portando il caso (banale, nella sua sostanza!) all’attenzione nazionale e puntando il dito contro il Rettore, reo, a dir loro, di mancanza di umanità e di aver “scacciato” la cagnolina senza provare alcun rimorso.

Sui social si scatena un putiferio e s’inveisce contro il povero prelato con commenti ferocemente volgari, ineducati seguiti da auguri di morte e malattie e anche da minacce di tipo personale. Una storia semplice, come mille ne accadono in giro per il mondo, viene offerta in pasto, senza alcun contradditorio perché il prelato s’impone il silenzio che richiede il ruolo, a una platea incalcolabile e inferocita, mal informata e maldestramente indirizzata verso una verità univoca senza possibilità di difesa o di chiarimenti.

A questo punto, Mascalucia DOC AC, associazione culturale tra le più attive del territorio, impegnata in eventi atti a valorizzare il patrimonio artistico e il territorio comunale che, negli anni si è distinta anche per un’opera di sensibilizzazione a difesa degli animali, specie i cagnolini del Parco Manenti e le mille ricerche di cani, gatti e uccelli scomparsi e poi ritrovati, postati giornalmente sul proprio Gruppo Segnalazioni Mascalucia DOC, ritiene di dover scendere in campo per bloccare quest’assurda e irrefrenabile macchina del fango messa in atto contro il Rettore.

Ecco il testo del comunicato pubblicato sulla Pagina dell’Associazione il 5 luglio del 2023

#iostoconpadrealfio

#iostoconilbuonsenso

A tutto c’è un limite e siamo stati in silenzio fin troppo.

È ora di dire basta al fango che è stato versato sulla persona di padre Alfio Privitera, rettore del Santuario della Madonna della Sciara.

Abbiamo voluto rispettare la sua decisione di restare in silenzio e di subire cattiverie, minacce e insulti dal mondo social perché una donna che si definisce amante degli animali ha deciso di fargliela pagare per non aver fatto come lei aveva “ordinato”.

Sì, perché l’intera Mascalucia è sotto scacco di un gruppo di sedicenti animalisti e quindi la protezione dei randagi viene prima di quella di bambini che giocano in un parco.

Perché a Mascalucia non puoi raccontare che il Parco Manenti è pieno di randagi e che uno di loro ha attaccato un bambino.

Perché a Mascalucia non puoi dire dove si trova un branco anche se questo ti ha sequestrato in auto per una notte intera!!!

Perché a Mascalucia se un animalista decide che un randagio deve vivere dentro un Santuario, tu non puoi dire nulla perché diventi “un prete porco”, “un prete che deve morire” e ci limitiamo a raccontare solo un paio di commenti schifosi, scritti sotto i post della signora in questione che è apparsa in alcune testate giornalistiche solo al fine di mettere alla gogna mediatica, l’unico uomo che a Mascalucia ha avuto il coraggio di ribellarsi ad un sistema che ha messo in ginocchio il paese.

A MASCALUCIA IL RANDAGISMO È UN PROBLEMA GRAVE!

SE NE FACCIANO CARICO LE ISTITUZIONI, LO FACCIANO PER BENE E IN MANIERA CIVILE A TUTELA DEGLI ANIMALI, SENZA DELEGARE CHI PRETENDE DI ARROGARSI IL DIRITTO D’INSULTARE E DI FOMENTARE, SENZA ALCUN CONTRADDITORIO, IN NOME DI UNA PRESUNTA TUTELA DEGLI ANIMALI E NON DELLE PERSONE.

GLI ANIMALI VANNO TUTELATI, SECONDO LA LEGGE DELLO STATO E NON SECONDO LE INTENZIONI E LE VOGLIE DI COME SI SVEGLIANO LA MATTINA, LE ANIMALISTE DI TURNO.

La cosa peggiore è che hanno dichiarato che il canile è un luogo dell’orrore.

Ma allora perché non creano la stessa eco mediatica su questo gravoso problema?

Il comune paga migliaia di euro l’anno al canile appaltato e poi dobbiamo sentirci dire che è un posto orribile per le povere bestie?

Su questo ci si deve battere!

La cagnolina stava per partorire e proprio il canile doveva essere il luogo giusto per lei.

Dovrebbero essere luoghi di accoglienza di tutti quei randagi che non hanno trovato un luogo sicuro in natura per esso e per la gente.

Le animaliste DEVONO imparare che ci sono persone che hanno la fobia dei cani e la loro paura deve essere rispettata, ci sono persone che rispettano gli animali ma non devono per forza prendersene cura o tenerli sotto casa perché i volontari della zona hanno deciso così.

E viceversa, noi ammiriamo il lavoro che fanno le volontarie quotidianamente sul territorio e rispettiamo il loro lavoro fino a quando però questo non rechi danno ai cittadini, fino a quando non si coalizzano per mettere in croce un uomo che si è semplicemente comportato da buon cittadino segnalando alle autorità competenti un gravoso problema che perseverava dentro un luogo che è privato ma che, per la mole di gente che arriva ogni giorno, deve essere considerato pubblico.

Per colpire meglio padre Alfio viene fatto girare sempre lo stesso video in cui la cagnetta si aggira indisturbata tra le gente.

Perché non mostrano quando il cane ringhiava ai bambini che giocavano dentro il Santuario o abbaiava alla gente che di sera andava a riprendere l’auto nel parcheggio?

Perché non vengono a riprendere tutte le feci sparse dentro il Santuario o i piatti e i vassoi sporchi di cibo ovunque?

C’è un luogo adatto per ogni cosa e quello spazio non andava bene per un randagio.

La cagnolina e i suoi nove cuccioli in questione hanno trovato uno stallo?

Bene, perché non si è fatto prima?

Vorremmo che l’amministrazione comunale prendesse posizione e non rimanesse a guardare mentre l’immagine di un uomo perbene viene fatta a pezzi.

Proprio questo Sindaco ha voluto fortemente riconoscere la cittadinanza onoraria a padre Alfio per il grande lavoro che in questi anni ha fatto per Mascalucia, non solo come sacerdote, ma come cittadino attivo.

Adesso tutti quei pseudo giornalisti che hanno pubblicato questa notizia senza contraddittorio e solo per avere visibilità, avranno di che scrivere seriamente.

MASCALUCIA DOC AC”

E proprio il caso di dire che, con il buon senso ogni cosa si porta a soluzione; con l’arroganza, l’odio social e con il fomentare i più bassi istinti della peggiore feccia umana presente sui social, non si va da nessuna parte.

Giuseppe Reina

Editor Mascalucia DOC AC

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *