Storie di Mascalucia - Novembre 19, 2019

Storie di Mascalucia : Salvo Parisi muore in un tragico incidente stradale

Non ci crediamo ancora e scriviamo queste poche righe con un peso nel cuore.Abbiamo atteso che la notizia fosse verificata, abbiamo atteso che altre testate online certamente piu’ qualificate di noi, verificassero la tragedia di stamattina.Lo abbiamo fatto per il rispetto dovuto all’uomo, alla sua famiglia, alla persona generosa, al funzionario integerrimo ed all’amico di […]
Di Giuseppe Reina

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Non ci crediamo ancora e scriviamo queste poche righe con un peso nel cuore.
Abbiamo atteso che la notizia fosse verificata, abbiamo atteso che altre testate online certamente piu’ qualificate di noi, verificassero la tragedia di stamattina.
Lo abbiamo fatto per il rispetto dovuto all’uomo, alla sua famiglia, alla persona generosa, al funzionario integerrimo ed all’amico di gioventù.
In un tragico incidente stradale di cui non c’interessa nè la dinamica nè il perchè, è deceduto stamattina il dott. Salvo Parisi, funzionario del Comune di Mascalucia.
Un destino fatale, brutale, angosciante.
La notizia diffusasi verso le ore 12,00 odierne ci ha lasciati nello sconforto , così come tutti i mascalucioti che ne apprezzavano le doti umane e professionali.
Lo ricorderemo sempre con il suo “vocione” , ma anche con il sorriso gentile che regalava a tutti coloro che lo incontravano per strada.
Vivissime condoglianze alla famiglia da parte di tutti i mascalucioti DOC
R.I.P. Salvo.
Che la terra ti sia lieve.😔

MASCALUCIA DOC

Articolista: Giuseppe Reina

Ricordo della figlia Simona del 18 novembre 2020:

IN RICORDO DI SALVO PARISI.
Il 18 novembre del 2019 era un lunedì… Un lunedì che non dimenticherò mai… Ogni secondo di quella giornata è impressa nella mia mente in modo indelebile… Spesso basta abbandonarsi un momento e chiudere gli occhi per rivivere ogni istante in modo così reale da percepire il dolore ancora in modo straziante.Da quel 18 novembre ho creduto che niente potesse avere senso.Oggi è passato un anno e ogni giorno si sente più forte l’assenza di chi la mia vita l’ha resa sempre migliore anche solo con una parola…Non mi sembra possibile che sia trascorso un anno intero, sarà che il tempo continua ad andare avanti e io ricordo solo il momento in cui si è fermato.
Non è possibile razionalizzare , capire, comprendere…Oggi – diversamente da quanto si possa pensare – è un giorno come tanti altri, perché non ne esiste uno- da allora- che sia meno buio e meno triste da quando mi hanno strappato il mio papà. È difficile, in certi momenti impossibile, descrivere la rabbia, l’impotenza, la devastazione che può lasciare una morte come questa. ..Oggi ho persino paura quando ricevo una telefonata ad un orario diverso dal normale… Vi assicuro che non ci si abitua….vi assicuro che il tempo non aiuta in quanto certi PERCHÉ rimangono senza risposta.
Io e mio padre condividevano tantissime passioni e ci piaceva molto girare in motorino insieme con il sorriso, il sorriso di questa foto che oggi voglio condividere … chi guida con responsabilità, con attenzione e con prudenza non ha paura di portare con sé sua figlia in motorino… Purtroppo non tutti guidano con la stessa Coscienza.
Guidare non può essere un’abitudine, anche se la strada è sempre la solita, se saliamo in macchina dobbiamo prestare attenzione alla nostra guida, dobbiamo rispettare le regole del codice della strada, i limiti di velocità e tutto cio che può preservare la nostra vita e la vita degli altri. Troppo spesso questo tipo di regole vengono sottovalutate, troppo spesso non si rispetta la precedenza perché abbiamo fretta, troppo spesso si risponde al telefono mentre stiamo guidando nonostante sappiamo che sia imprudente. In gioco non c’è la puntualità o una mancata telefonata … in gioco c’è la VITA. La propria e la vita di chi ami. La vita di un amico o semplicemente la vita di una persona che magari non conosci ma che ha comunque una famiglia…. una storia…dei progetti.
Queste poche righe vogliono essere un ricordo di un persona davvero speciale per tanti, ma al tempo stesso è una preghiera per chi vorrà cogliere il messaggio sotteso tra le righe…Un’auto può essere un’arma in mano a chi guida in modo superficiale.L’anno scorso questa tragedia indescrivibile ha colpito me e la mia famiglia…. Non siamo i primi e non saremo gli ultimi…sono tantissime le famiglie vittime di questo dolore. Troppe volte ho letto di incidenti stradali mortali, di figlie e figli, di amiche e amici, di sorelle e fratelli, di famiglie e di VITE SEGNATE PER SEMPRE forse senza rifletterci nel modo giusto.Sono davvero troppe le storie segnate da un IDENTICO e INGIUSTO epilogo.
Mio papà amava la vita e non avrebbe MAI fatto nulla per mettere in pericolo se stesso o gli altri… Andare a lavoro un lunedì mattina non può essere un’azione che ti mette in pericolo… Non deve esserlo!
Grazie per tutto l’amore con cui ogni giorno tantissime persone ricordano mio papà… Grazie a Mascalucia DOC per la possibilità di condividere un messaggio importante:RESPONSABILITÀ e CIVILTÀ ALLA GUIDA perché – mi permetto di utilizzare le parole di un amica preziosa – “meritiamo tutti di vivere con chi amiamo e non di continuare a farlo per chi amiamo e improvvisamente non c’è più”
Riflettiamo sul valore della vita, Riflettiamo PRIMA di metterci alla guida.
Simona

POST DEL 21 SETTEMBRE 2021

Storie di Mascalucia: Storia di Salvo
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Al Circolo Bob Kennedy, Salvo veniva a giocare a ping-pong in una di quelle indimenticabili e lunghissime giornate in cui davanti a quel tavolo verde si alternavano i giovani della Parrocchia.
Chi vince resta a giocare, chi perde lascia il posto al prossimo.
Enzo Lentini prendeva in giro Salvo e lo aveva soprannominato “cartuccera” in virtù di una buffa cintura che Salvo portava ai pantaloni che era del tutto uguale a quella che i cacciatori mettono alla cintola e dove vengono riposte le cartucce in maniera ordinata.
“Arrivau Cartuccera!” e tutti giù a ridere.
Salvo s’incazzava da morire e talvolta il suo vocione assordante non le mandava a dire.
Si arrivò anche alle parole grosse ed a qualche manata.
Poi Salvo smise di frequentare il circolo.
Lo incontravo in giro, sempre indaffarato nelle sue mansioni di solerte impiegato comunale ed anche se non eravamo amici, si ricordava di me e non mancava mai il saluto che ricambiavo.
Posteggiava lo scooter in Via Bellini, riponeva il casco nel bauletto dietro e via per un altro giorno ” a cummattiri ca genti”.
Quella disgraziata mattina di un giorno di novembre del 2019, ero in macchina per accompagnare mio figlio a scuola.
All’altezza del cimitero di Gravina, la fila di auto era interminabile e per chi ha fretta o premura di arrivare sul posto di lavoro con la dovuta puntualità, ciò è davvero frustante.
Quasi subito ci rendemmo conto che non era una fila dovuta ad un traffico eccessivo, ma ad un sicuro incidente, dato che di lì a poco, sentimmo le sirene di un’autombulanza.
Passammo davanti a “La Fattoria Verde”, proprio nel momento in cui l’ambulanza stava arrivando.
Vidi un uomo a terra, mi dava la nuca, uno scooter ed un casco poco più in là, alcune persone che accorrevano, ma erano tranquille come se fosse accaduta una cosa di poco conto, un banale incidente senza danni e senza feriti.
Seppi successivamente che l’uomo si era sentito male durante il tragitto in ospedale ed era morto, forse per qualche colpo al petto oppure per un fulmineo infarto, non saprei dirlo.
Seppi che quell’uomo era Salvo, Salvo Parisi.
“Cartuccera” non c’era più per un infausto destino che lo fece arrivare nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
RIP SALVO e concediti pure qualche set a ping-pong.

Giuseppe Reina
Editor Mascalucia DOC

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