Satira - Dicembre 28, 2021

Cronache di Mascalcìa-Nuova Serie/1 : “San Martino”-

(Tomo I° Capoverso 132 dei Sacri Testi della Verità) “Ad illo tempore, nel Reame di Mascalcìa era largamente diffuso il culto di San Martino.Pare che il venerabile Santo compisse miracoli “at dextra et sinistra” , ma pure nel centrodextra e nel centrosinistra e a lui fossero riconducibili alcune miracolose resurrezioni. In alcuni templi in cui […]
Di mascaluciadoc@virgilio.it

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(Tomo I° Capoverso 132 dei Sacri Testi della Verità)

“Ad illo tempore, nel Reame di Mascalcìa era largamente diffuso il culto di San Martino.Pare che il venerabile Santo compisse miracoli “at dextra et sinistra” , ma pure nel centrodextra e nel centrosinistra e a lui fossero riconducibili alcune miracolose resurrezioni.

In alcuni templi in cui il Santo era venerato e laddove si recavano malati e pellegrini in cerca di sollievo, il Beato, con la sola imposizione di una matita indelebile nella mano destra, riusciva a far fare voto di coscienza con repentina conversione alla fede.

I pellegrini , i malati ma anche i morti da più settimane resuscitavano nella Beatitudine della Divina Visione e non erano più pagani, ma padani.

Anche Re Enzù ed alcuni Figli di Grandissimi Figli di Grandissimi Feudatari professavano tale fede, recandosi “sacra processio” a venerare il Santo, il quale dall’alto della sua Celestiale Appartenenza impartiva loro, benedizioni “urbi et orbi”, nonché precisi “comandamenti” divini , ma soprattutto “raccomandazioni” su come ben operare nel quotidiano e quali fedeli e fedelissimi favorire nella ricerca del lavoro e nella sacra venerazione della Parola.

Parola che una volta era VIVA , ora diventata LEGAta nella comune adorazione del Sacro Giussanico et Angelico, San Matteo il Salvificatore, patrono dell’arancino al ragù di maiale.

Chi si convertiva alla fede, aveva accesso al Paradiso fiscale e poteva godere della Visione e dell’appoggio del Venerabile Santo; il resto della moltitudine gretta ed ignorante del Verbo, veniva sconsacrata e dileggiata.

A San Martino viene anche attribuita anche la resurrezione di San Giordano, molto venerato a Mascalcìa, uomo dalla fede incrollabile e che si faceva in quattro, ma anche in otto, per soddisfare i desiderata di San Martino.

San Martino chiedeva un’ancella che rallegrasse con una lira, le sue tristi e solitarie giornate? San Giordano era pronto a mettersi a disposizione.

San Martino chiedeva un aiuto per corroborare la sua fede?

Ecco che San Giordano si prestava subito per fare proselitismo e portare sulla retta via, fiumi di miscredenti dediti allo spazzamento ed al malaffare.

Cosicché quando il buon San Giordano commise un peccato veniale, proprio per la stima ed i trascorsi felici tra i due Santi, gli fu consigliato un breve periodo di quiescenza e di riflessione, atto a restituirgli una nuova serenità d’animo.

Successivamente, con il calar delle tenebre adottando la tecnica della “a muta a muta”, fu nuovamente assiso al Gran Consiglio dei Grandissimi Figli di Grandissimi Feudatari, perdonato, rinfrescato e sollevato da ogni peccato.

Fu talmente repentino il perdono e la sua successiva Ascesa al Consiglio che il popolo neanche se ne accorse e solo i Sacri Testi della Verità riportano ancora quest’episodio, misconosciuto da molti.

Ma altre fedi considerate “sacrileghe” s’innestavano lentamente nel cuore dei mascalcìoti, senza che essi se ne rendessero conto.

Era più che mai vivo il culto della Beata e Verginea Santa Georgina della Sacra Anguria che fu donna, madre e cristiana, Signora e Patrona dei Pizzaioli e dei Guitti da Strada, dispensatrice imperitura di buone et ottimistiche novelle, nonché donna, cristiana e mamma di tanti bimbi prematuramente defunti, mentre, su sua precisa richiesta, imparavano a nuotare in Mare Nostrum.

La Santa Madre Cristiana riteneva che in Mare Aperto, la pratica del nuoto e della pesca subacquea non fosse tanto perigliosa soprattutto perché i bimbi erano accompagnati dai genitori, e ne invogliava la pratica.

Ad illo tempore però, non erano ancora stati brevettati né la tavoletta, né il salvagente e nemmeno i braccioli ed i bimbi non ebbero alcuno scampo.

La Santa Madre Cristiana, resasi conto del suo errore, sperò allora che i genitori dei bimbi defunti ne seguissero la stessa sorte, cosicché le famiglie dei pellegrini erranti e migranti, non fossero giammai separate, ma vivessero nuovamente insieme nell’Aldilà in laude e suprema letizia.

Che cuore di Santa, donna, mamma e soprattutto Cristiana!

A completare la Triade Divina, i Sacri Testi della Verità, dinanzi ai quali i miei occhi stanchi s’adagiano con vivo stupore, riportano anche testimonianze sui miracoli e gi eventi prodigiosi del Beato Sorridente et Martire, Priore e Rettore della Cathanensis Ecclesia, Don “Pogliesino alla Salvia”, protettore dei dentisti ed uomo di cotanta parola, ma di rarefatte azioni concrete.

Al Beato vengono attribuiti alcuni miracolosi eventi, quali la prodigiosa moltiplicazione degli anfratti della rigogliosa “Industriae Area” nonché la miracolosa comparsa, su tutto il Sacro territorio, di sacchetti variopinti di fanghi termali e stallatici ad uso e ludibrio della popolazione.

Ciò grazie anche ai buoni uffici ed alle gesta epiche del suo sodale ed eroico Cavaliere GianFabio della Cantarellesca, nostro Beneamato, Riconosciuto e Vergatissimo Eroe.

Mascalcìa fu, nel passato, Terra di Santi, Eroi e Cavalieri.

E non lo sapevamo.
Ite , storia est.”

Beati quelli che hanno un occhio solo nella terra dei ciechi.”

L’Abate Pietà.

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